lunedì 5 luglio 2010

rEALLYbADtHINGS

Ho mangiato pochissimo da venerdì, tranne sabato a pranzo, che ho mangiato come una porca.
Poi tutta la sera e tutto domenica solo acqua e frutta. E tanto sport.
E oggi ho sentito quel dolore allucinante, un colpo di pistola, un coltello che penetra a fondo.
E sono scattata come una molla, corsa in bagno.
Ho vomitato.
Appena ingurgitato l'ultimo boccone del pranzo, ho vomitato.
Ci ho lasciato l'anima, su quel cesso.
E non volevo nemmeno vomitare.
E' stato un attimo, una pugnalata fortissima allo stomaco.
E non va ancora via.
Sono stata lunghi minuti abbracciata alla tazza.
Ho pianto come non piangevo da anni.
E ora sono qui, dovrei lavorare e non riesco, il mio cervello è partito per un lungo viaggio.
Ricordi mi scorrono davanti come un vecchio e sbiadito cortometraggio, quando tutti mi credevano felice, e io, magra e meravigliosa, indossavo graziosi vestitini..
..tutti che si complimentavano con i miei genitori..
..che bella ragazza..
..che bella ragazza..
Bella. E triste.
Se per tutti un giullare di corte degno della migliore puntata di Zelig, per me un pagliaccio col trucco sbavato.
Allegra, dolce e spensierata.
Mi torturo dietro questa maschera di cerone.
I miei sentimenti truccati come una puttana.
Bella.
Che bella ragazza.
E dopo 6 anni, mi ritrovo con la faccia dentro al cesso.
Poi veloce, via, lavarsi i denti, sciacquarsi la faccia.
E dire che no, non hai vomitato niente.
Tutto ok.
E poi, mentre cammini verso la porta di casa, pronta e sistemata per andare al lavoro, i tuoi occhi si riempono di lacrime.



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando leggo il tuo blog, mi commuovo.

Anonimo ha detto...

Quanto è facile nascondersi dietro una bella facciata.
Una ragazza bella, sorridente, curata.
Ma dentro: un inferno.
E quando questo diventa insopportabile persino la bella ragazza si trasforma in un "mostro". Non può far altro che inchinarsi davanti alla tazza del cesso e rimettere tutto il suo dolore.
Mi dispiace molto per quello che ti è successo.
Io ultimamente non vomito più. Mi tengo tutto dentro. Non so se sia meglio o peggio. Ma il dolore si sente lo stesso.

L'unica cosa che posso fare: ti mando un abbraccio sincero :*
Alison.

Michiamomari, e ha detto...

Vorre essere lì, mentre vai al lavoro e gli occhi ti si riempiono di lacrime, e dirti aspetta... vai un'ora dopo.. parliamo un po'.

Voice ha detto...

E io in quell'abbraccio mi ci sarei tuffata.. e avrei lasciato volentieri il lavoro per parlare.. anche solo un pò.. grazie.

Anonimo ha detto...

E' un pugno nello stomaco questo post.
Un po' come se leggessi una pagina del mio diario, tra l'altro senza averne mai tenuto uno.
La mia maschera ormai non tiene piu', ma nonostante cio', gli altri continuano a vedere solo quello che gli va.
Perche' e' piu' comodo così.
Oltre a non saper vedere oltre, non sanno nemmeno ascoltare.
E intanto le lacrime scendono copiose, le annego nel cibo, anzi, le bevo con il cibo, e poi non mi e' dato vomitarle, perche' il mio corpo si rifiuta di farlo...
Tu invece non volevi e ti e' toccato...
Come sa essere imprevedibile la vita!
Una carezza sul tuo viso, che spero possa portare, per quanto breve, un sorriso...